Successione di una casa: le risposte ai dubbi più comuni
Ogni giorno, persone come te si rivolgono a noi con i loro dubbi e interrogativi sulla successione. Comprendiamo quanto sia importante avere risposte chiare e precise riguardo a questo delicato processo. La successione coinvolge la gestione del patrimonio di una persona deceduta e può comportare una serie di complessità legali e finanziarie.
Abbiamo voluto rispondere alle principali domande in modo da provare a chiarire le idee delle persone.
Quanto si paga per la successione di una casa?
Il costo per la successione di una casa dipende da diversi fattori, come ad esempio la complessità della successione stessa, il valore del patrimonio da suddividere, il numero di eredi coinvolti e il loro rapporto di parentela con il de cuius.
Chi paga la successione tra gli eredi?
La suddivisione delle spese tra gli eredi può variare in base a quanto stabilito dal testamento del defunto, se ne esiste uno, altrimenti si aprirà la successione a cui saranno chiamati gli eredi legittimari, pertanto si potrà procedere con la successione legittima.
Chi paga le spese del notaio per la successione?
Non è necessario avvalersi di un notaio. La successione è l’unico atto che esula dall’obbligo di procedura tramite studio notarile.
Chi non deve pagare la successione?
Il legislatore prevede che sono tenuti a pagare tutti gli eredi che hanno accettato, i chiamati e anche i legatari. Solo coloro che hanno rinunciato sono esonerati da tutti gli obblighi previsti per legge.
Quanto costa la tassa di successione di un immobile?
Il costo della tassa di successione per un immobile dipende dal valore catastale sul quale si calcoleranno le imposte ipocatastali nella misura del 3% più tributi speciali, bolli etc….
Solo nel caso in cui nell’asse ereditario non vi siano beni immobili o diritti reali immobiliari su fabbricati terreni, sia il coniuge che i parenti in linea retta non dovranno presentare la dichiarazione di successione, se l’attivo ereditario percepito non è superiore a euro 100.000,00 e pertanto sono esonerati dal pagamento di tasse o imposte;
Di contro, ad esempio, se la base imponibile della successione (rappresentata dalla differenza tra l’attivo e il passivo del patrimonio del defunto) supera il 1.000.000,00 di euro pro-capite per il coniuge e gli eredi in linea retta, scatta (oltre alle imposte ipocatastali) l’imposta di successione, pari al 4% sul valore eccedente la franchigia suddetta (1.000.000,00 di euro);
Per fratelli e sorelle la franchigia è di euro 100.000,00 (cadauno), oltre tale valore, sull’ eccedente si applicherà l’imposta di successione al 6%;
Per i parenti fino al 4°, affini in linea retta, ed affini in linea collaterale fino al 3° no c’è franchigia e si dovrà corrispondere l’imposta fino al 6% sul valore della quota ereditata;
Per tutti gli altri nessuna franchigia e l’imposta di successione sarà corrisposta nella misura dell’8% su valore dei beni ereditati;
N.B. L’EREDE PORTATORE DI HANDICAP (L. 104/92) GODE DELLA FRANCHIGIA DI 1.500.000,00 Euro ANCHE SENZA GRADO DI PARENTELA
Come funziona la successione di una casa?
La successione di una casa avviene quando il proprietario del bene muore e gli eredi si trovano a dover gestire l’eredità dei suoi beni, compresa la casa.
In Italia, la successione segue un preciso iter burocratico, che prevede l’apertura della successione, la verifica degli eredi e dei loro diritti e la stesura della dichiarazione di successione e liquidazione dell’imposte all’Agenzia delle Entrate.
Cosa succede se non si fa la successione di una casa?
Se gli eredi non presentano per la dichiarazione di successione entro i termini previsti dalla legge, ovvero entro un anno dalla morte del proprietario, si è soggetti ad una sanzione amministrativa dal 120% al 240% dell’imposta per evasione fiscale e qualora l’imposta di successione non sia dovuta vi sarà una sanzione da 250,00 ai 1000,00 Euro.